Due italiani su tre dichiarano di essere disposti a spendere il 20% in più per comprare prodotti Made in Italy. Il tricolore e la garanzia dell’italianità del prodotto aiutano a far crescere le vendite.
Osservatorio Immagino di GS1 Italia ha condotto un’indagine di mercato che analizza i prodotti che presentano sull’etichetta l’immagine della bandiera italiana o eventuali altri simboli che richiamino il Made in Italy. La presenza del tricolore fa crescere le vendite del +0,7%, che corrisponde a un valore di mercato di 7 miliardi di euro.
Anche i marchi D.O.C. e D.O.C.G. sono cresciuti considerevolmente: rispetto al 2018 le vendite hanno avuto una crescita del +3,4%, che corrisponde al 2% del fatturato totale del Made in Italy. I marchi D.O.P. del settore agricolo hanno invece incrementato le vendite del +1,8%.
Osservatorio Immagino e Coldiretti mostrano che gli italiani sono pronti a pagare un 20% in più se hanno la garanzia che il prodotto sia di origine italiana. Federica Bigiogera, marketing manager di Vitavigor, sostiene che questa abitudine non verrà abbandonata con la fine della pandemia, al contrario è fiduciosa che continuerà a crescere a porterà crescita anche alle GDO.
La bandiera italiana stampata sull’etichetta è importante non solo per il mercato interno, ma anche per l’esportazione. È il biglietto da visita di ogni prodotto che voglia essere riconosciuto come eccellenza italiana. La comunità di consumatori di prodotti italiani è in continua crescita e probabilmente crescerà ulteriormente dopo questa crisi portata dalla pandemia, alimentando il cosiddetto glocalismo.