Rispetto ai dati italiani, nel mercato europeo si nota un maggior successo del fenomeno private label. Come abbiamo già citato in uno dei nostri precedenti articoli, nel 1979 è nata la Private Label Manufacturers Association, è proprio grazie alla PLMA che possiamo riportare gli ultimi dati raccolti.
Prendendo in considerazione i mercati principali quali Germania, Francia, Spagna e Regno Unito, si evince che i marchi del distributore sono addirittura intorno a quota 50%! Il motivo di questo successo è piuttosto semplice: il consumatore è diventato cosciente del fatto che, comprando prodotti private label, può scegliere tra vini di qualità senza pagare il sovrapprezzo del marchio.
Nello specifico, i due mercati leader in termini di percentuale in questo campo sono quello spagnolo (51%) e quello svizzero (49%). A seguire troviamo il Regno Unito (47%), la Germania (45%), il Belgio (44%), l’Austria (43%) e il Portogallo (41%). Poco più del 30% nei mercati di Norvegia (32%), Svezia (33%), Finlandia (32%), Polonia (31%), Ungheria (34%), Francia (31%), Olanda (30%) e in fondo alla lista troviamo proprio l’Italia col 20% di fetta di mercato conquistato dalle private label. In tutti i paesi citati, ma anche in tanti altri, i dati sono cresciuti rispetto agli scorsi anni.
La PLMA ha inoltre stabilito quali sono le migliori etichette, assegnando lo scorso maggio ad Amsterdam i premi International Salute to Excellence, scegliendo tra distributori di 16 diversi paesi e assegnando solo i riconoscimenti “Best Quality” e “Best Value”. I premi sono divisi in cinque principali categorie: Red Wines, White Wines, Champagne and Sparkling Wines, Rosé, Fortified. Di seguito i paesi con maggiori premi ricevuti:
- Germania (11 premi ricevuti)
- Paesi Bassi (11 premi ricevuti)
- Stati Uniti (7 premi ricevuti)
- Spagna (4 premi ricevuti)
- Francia e Gran Bretagna (3 premi ricevuti)
- Italia e Portogallo (2 premi ricevuti)
- Belgio e Sud Africa (1 premio ricevuto)
Eccezione fatta per gli Stati Uniti, questi premi e questi dati ci fanno notare come la private label stia diventando sempre più popolare in Europa, non solo per quanto riguarda l’approccio del consumatore, ma anche per la qualità dei prodotti e la dedizione dei distributori.