Nei primi sei mesi del 2020 il mercato del vino ha subito una serie di cambiamenti dovuti al lock-down, che ha necessariamente cambiato le abitudini degli italiani per alcune settimane.
I dati riportati da Nielsen mostrano che, rispetto al 2019, le vendite di vino nelle GDO sono cresciute del 9% e le vendite online addirittura del 102%. I valori venduti dall’e-commerce restano comunque molto inferiori, un sedicesimo, rispetto a quelli delle GDO.
In ogni caso la vendita online ha acquistato ulteriore popolarità in questi mesi e probabilmente questa crescita si consoliderà nei mesi a venire, costringendo i produttori ad adattarsi e stare al passo con la modalità di vendita online.
Per quanto riguarda le GDO, sempre secondo i dati Nielsen, tra inizio marzo e inizio maggio l’aumento di volume di vendita è stato del 9,7% (con cali di poco meno del 3% sui prezzi medi).
Ma quali categorie di vino hanno comprato maggiormente gli italiani durante la quarantena?
Sia i fermi che i frizzanti hanno registrato un’ottima crescita di +12,5%, ma in particolare i più venduti sono stati i rossi, che hanno registrato un aumento del +14,9% rispetto al 2019. Mentre gli spumanti, tra cui lo Champagne, hanno subìto un calo, dovuto al fatto che vengono solitamente consumati in grandi occasioni, durante riunioni familiari o tra amici, e fuori casa.
In tutta Europa, non solo in Italia, durante i periodi di quarantena sono emerse principalmente quelle cantine e aziende che hanno saputo sfruttare al massimo i canali della distribuzione moderna. Parliamo di coloro che sono riusciti a gestire un e-commerce che coinvolgesse il consumatore in un’esperienza vinicola virtuale e a stuzzicare la fantasia di tante persone che sono rimaste all’interno delle proprie case. Questo cambio di routine forzato ha portato molte persone a provare cose nuove invece di restare intrappolati nelle proprie abitudini, e ciò si è riflettuto anche sul consumo di vino.
Molte persone, costrette a restare a casa, hanno iniziato a provare cose nuove per superare la noia. Ciò ha colpito anche il mercato del vino.